Cavallino-Treporti, 10
gennaio 2017
COMUNICATO STAMPA
QUESTIONE
SANITÀ: IL REFERENDUM È INAMISSIBILE
La questione sanità non
sarà discussa sui banchi del consiglio comunale il 17 gennaio. Per anni si è parlato di referendum ed
ora le opposizioni sostengono l'idea,
quando in passato avevano espresso ampie perplessità. Oggi invece richiedono il referendum a gran voce, dopo che gli stessi
hanno fatto retromarcia e non lo hanno voluto discutere a dicembre, prima
che il Consiglio Regionale votasse la legge. Ora la discussione è tardiva e il referendum è inammissibile, con
la conseguenza che se fosse votato in consiglio comunale la Corte dei Conti potrebbe sanzionare chi ha deliberato. E non è ammissibile non certo per scelta
della maggioranza politica ma come indicazione da parte della segretario
generale, ovvero dell’organo tecnico.
“La proposta di referendum consultivo andava
fatta eventualmente prima che la Regione decidesse, e tra l’altro si arriva
solo ora su rinvio delle opposizioni, documentate dai verbali di
commissione. In ogni caso il referendum consultivo può disporre solo su materie di
competenza del consiglio comunale, e non su norme regionali – spiega Roberta Nesto -. Ho espresso le
mie perplessità, le ho scritte. Ancora qualcuno vuole leggere in questa
posizione delle ambiguità. Non ci sto, la posizione di questa maggioranza è
stata chiara fin dall'inizio: una consultazione popolare, per chi crede fortemente
nella democrazia, è dovere etico. Non è però obbligatorio che si condividano
gli assunti su cui quello proposto a Cavallino-Treporti si basa".
La sindaco di
Cavallino-Treporti ribadisce
ancora una volta la posizione che ha sostenuto fin dall’inizio: uno strumento è utile se serve. “Questo referendum a chi servirebbe?
Davvero alla collettività? Dopo una legge in vigore la Regione ne farebbe
un'altra? Davvero farebbe cambiare idea al presidente Zaia?”.
Una
strada bloccata quella del referendum consultivo da una legge regionale che di
fatto è attiva già dal 1. gennaio 2017 anche se l’efficacia per
Cavallino-Treporti è dal 2018.
“Io e la mia maggioranza abbiamo il dovere
di amministrare, di guardare oltre. Il referendum forse ora bloccherebbe anche
le trattative con la Regione con il rischio di perdere le garanzie
indispensabili per i nostri cittadini, unica cosa che veramente conta. Ho già avviato i contatti e ho chiesto
certezze alla Regione sui servizi e possibilità di crescita e sviluppo a
livello socio sanitario”.
Aperto
quindi lo spazio del dialogo, ora la sindaco punta ad tavolo della sanità su
cui confrontarsi. “Contiamo di avviare
quel tavolo al più presto e saranno minuziosamente valutati tutti gli aspetti e
i progetti per Cavallino-Treporti, senza lasciare nulla di intentato. Un
primo segnale la Regione lo ha dimostrato con la disponibilità da parte di
Bramezza, direttore generale dell’ULSS 4, ad ascoltarci e ad accogliere le
nostre istanze. Come già chiesto, auspico e attendo che anche le associazioni
di volontariato facciano la loro parte presentando dell’ulteriore
documentazione da portare come tema di confronto. Noi andremo avanti e avvieremo un dialogo che auspichiamo costruttivo
per farci garantire i servizi indispensabili
per Cavallino-Treporti. Quello che conta, lo ribadisco ancora una volta, sono i
servizi sul territorio, che devono essere mantenuti ed implementati”.