Cavallino-Treporti, 12
gennaio 2017
COMUNICATO STAMPA
“FACCIANO RICORSO. NOI
ASPETTIAMO SERENI L’ESITO”
«Se la
discussione è tardiva e ora il referendum è inammissibile, la responsabilità è
da addebitarsi a chi ha presentato e poi congelato la proposta. Non si possono scaricare
sull’amministrazione colpe e scelte altrui – ribatte la sindaco Roberta Nesto alle accuse
dell’opposizione in merito alla questione del referendum sulla sanità -. Nessuno ha mai voluto togliere il diritto
di espressione al cittadino, anzi il diritto al voto popolare è sacrosanto.
Se veramente si vuole questo referendum si
faccia pure il ricorso, preannunciato questa volta come in altra occasione,
sempre per motivi procedurali. Noi, come allora aspettiamo sereni che organi terzi si esprimano. Ma per ricorrere occorre dimostrare con validi documenti che
il parere espresso dall’organo
tecnico, ovvero dal segretario comunale e non dalla maggioranza politica, è sbagliato. Noi perseguiremo la strada del dialogo, unica via perseguibile ora che la legge regionale di riordino del
sistema sanitario è attiva, per garantire, mantenere e rafforzare ai cittadini
i servizi».
Va avanti a testa alta la sindaco di
Cavallino-Treporti e non si ferma davanti agli attacchi, ribattendo però i reali motivi dell’inammissibilità del
quesito referendario. «La
valutazione della proposta di referendum andava fatta ora, prima di portarla in
consiglio comunale, e pertanto il
segretario si è pronunciato, dopo il congelamento della proposta di
dicembre. Dunque, sulla base delle
sentenze citate nell’atto di giudizio, e come espresso dal Consiglio di Stato,
“l’ente locale che indice il referendum ha tale competenza esclusiva se è
competente ad adottare una deliberazione che per produrre il suo effetto e per
raggiungere il suo scopo non abbisogni dell’ulteriore approvazione di altre
autorità né del concorso di altri enti”».
A
confermare gli ambiti di competenza del Comune e della Regione in merito alla
riforma sanitaria è anche il D.lgs. 19/6/99 n. 229 che specifica che il Comune, tra le altre, non ha alcun potere giuridico e gli ambiti
territoriali sono stabiliti dalla Regione, come la programmazione e
l’organizzazione delle ULSS.
Dunque, fondati e reali motivi per cui il
referendum consultivo, ora, non porterebbe a nessun risultato.
Pertanto, la
sindaco punta al dialogo e a far garantire i servizi socio-sanitari ai
cittadini di Cavallino-Treporti. Un tavolo della sanità, dunque, per un
confronto con la Regione e il direttore dell’ULSS 4, il Carlo Bramezza, già
reso disponibile ad accogliere le istanze da parte dell’amministrazione.
«Noi andiamo avanti e avvieremo un dialogo che auspichiamo costruttivo per
farci garantire i servizi indispensabili per Cavallino-Treporti. Quello che conta, non smetterò di
dirlo, sono i servizi sul territorio,
che devono essere mantenuti ed implementati – aggiunge la sindaco -. Grazie al nostro impegno, abbiamo una
proroga che, ora che la legge regionale è definitiva, ci servirà per
organizzare al meglio lo spostamento e ottenere il massimo per la comunità».