Cavallino-Treporti, 04
agosto 2017
COMUNICATO
STAMPA
CENTRI ESTIVI: L'AMMINISTRAZIONE HA
AFFRONTATO IL PROBLEMA E VI HA FATTO FRONTE PER TEMPO
«L’edificio dove si svolgono i centri estivi è una scuola e quindi
sicuramente adatto alle esigenze dei bambini e durante i diversi sopralluoghi
da parte dell’amministrazione e degli uffici sono state verificate sia le aule
che gli spazi, quali mensa e palestra. Certo
non è climatizzato ma non lo è nessun plesso scolastico e non solo nel comune
di Cavallino-Treporti. Ed è da sottolineare che, questa stagione estiva,
rispetto ad altre, è particolarmente torrida e quindi sicuramente il caldo
viene percepito molto di più anche dai bambini. Ma il problema di ombreggiatura che alcuni genitori segnalano è un problema
che esiste da tempo perché l'unica
zona d'ombra del plesso scolastico di via Cornaro a Cavallino è costituita da
un gruppo di pini sulla destra dell'edificio. Quest'anno abbiamo avuto anche il restauro dell'edificio dell'infanzia
comunale di Cavallino, che com'è ovvio si tiene nel periodo estivo per
evitare di sospendere il periodo di lezioni obbligatorie essendo una scuola
parificata, quindi parte dei centri
estivi non si sono potuti tenere lì. Il trasloco è stato organizzato per
tempo, in modo da permettere ai bambini di completare l’anno scolastico e di
organizzare i successivi centri estivi dell’infanzia». Inizia così la risposta
dell’assessore Dora Berton alle
segnalazioni dei genitori dei bambini dei centri estivi.
A questo quadro si aggiunge
anche il problema che l'altra scuola dell'infanzia, l'Ippolita Forante che, per motivi organizzativi, quest'anno non ha organizzato i centri
estivi e quindi l'unico ente che vi
ha fatto fronte è il Comune, con un totale di 224 bambini, il 40% in più
rispetto al 2016. E la comunicazione di ciò è avvenuta solo a metà giugno e
a seguito di specifica richiesta da parte dello stesso alla dirigenza del
plesso scolastico.
«Abbiamo chiesto a marzo all'I.C. Manin la disponibilità dei locali
della Pascoli di Cavallino. Pur essendo infatti l'edificio del Comune è la
scuola che ne ha la piena disponibilità e abbiamo ottenuto il permesso solo a
maggio inoltrato – continua l’assessore -. Abbiamo organizzato il trasferimento della scuola dell'infanzia e la
sistemazione dei locali e poi ci siamo occupati degli spazi esterni, sia per
quanto riguarda le delimitazioni che le possibilità di installare dei gazebo,
avendo effettuato il primo sopralluogo lo scorso 16 febbraio, proprio per
affrontare per tempo le varie problematiche esistenti e che si sono accavallate».
Anche l'ufficio tecnico,
assieme a CT Servizi, ha fatto un sopralluogo per predisporre i luoghi alla
migliore accoglienza possibile. La tipologia
di intervento prevista, e poi effettuata, era l'installazione di quattro gazebo di tre metri per tre per la primaria,
a cui se ne sono aggiunti altri due per l’infanzia, dopo un altro sopralluogo,
a metà luglio, da parte della Sindaco Roberta Nesto, per un costo complessivo
di 3mila euro.
Sul piano condizionatori si evidenzia che tre erano già stati acquistati l’estate scorsa per l’infanzia cui
se ne sono aggiunti quest'anno due per
la primaria, con un investimento di
milleduecento euro, che sono stati installati a metà luglio nella zona
riposo.
Dunque, gli interventi sono
stati improntati per cercar di far fronte alle varie problematiche.
Quanto poi alle varie proposte emerse dalle indicazioni dei
genitori, anche economiche sul piano dei costi, come la stesura di reti ombreggianti, purtroppo
non sono perseguibili perché o non sono
a norma o sono state scartate per l'inefficacia, con parere tecnico, dagli
uffici preposti.
È evidente che l'amministrazione ha affrontato il problema
e vi ha fatto fronte per tempo. Certo si tratta di interventi parziali per
migliorare la situazione preesistente ma non in grado di essere risolutivi.
«Tra agosto e settembre è previsto un sopralluogo nel giardino della
Pascoli di Cavallino per una piantumazione di alberi che però richiederanno
qualche anno per poter svolgere la loro funzione refrigerante ed ombreggiante. Ovviamente occorrerà il parere positivo
della scuola perché è la scuola pubblica che ha la piena disponibilità
dell’area» conclude Dora Berton.