Viene inaugurata sabato 23 novembre la rassegna teatrale serale “A Doppio Senso”, promossa dal Comune di Cavallino Treporti e realizzata da ComunEventi in collaborazione con ArteVen.
Una stagione struttura e trasversale, tanto da soddisfare un pubblico differente per età.
In apertura di rassegna, non poteva che esserci un funambolo del doppio senso come Natalino Balasso, con i migliori monologhi comici dei suoi ultimi 10 anni di palcoscenico, con lo spettacolo STAND UP BALASSO (inizio ore 21).
L’artista raccoglie in questo spettacolo pezzi, monologhi e tirate comiche dei suoi ultimi 10 anni sui palcoscenici di tutt’Italia. Giochi di parole e ragionamenti assurdi, contro il mondo e interpretazione dei difetti di tutti, insomma in questo spettacolo sono raccolti tutti gli espedienti dell’Arte della Commedia delegati alla parola pura. L’abbonamento alla rassegna teatrale è in vendita fino al 22 novembre presso Cartomania Rigutto, in via Grisolera a Ca’ Savio. L’abbonamento, che comprende 6 spettacoli, costa 40 euro. Il biglietto unico per lo spettacolo di Natalino Balasso è di 15 euro, mentre per tutti gli altri il costo per serata è di 10 euro. La prevendita può essere acquista presso Mille Motivi (via Ca’ Savio 24) tel. 041 5301616 - info@millemotiviaggi.it, all’Ufficio IAT di Punta Sabbioni (Piazzale Punta Sabbioni) tel. 041 966010 – casavio.iat@ turismovenezia.it e online sul circuito arteven.it e vivaticket.it by Charta.La sera dello spettacolo la biglietteria, presso la Sala Teatro, aprirà alle 20.Con la Rassegna Teatrale “A Doppio Senso” il Comune di Cavallino Treporti, sotto la direzione artistica di Federica Zagatti – ComunEventi, inaugura il “Festival della Follia”. Tutti i progetti teatrali, nell’ambito della formazione e dello spettacolo, per grandi e piccini, traggono ispirazione dai racconti di Lewis Carroll, dando libero sfogo al delirio, al nonsense, al gioco di parole e di specchi.
La rassegna segue due direzioni: se da una parte gioca con il numero 2, dall’altra scruta nella follia dell’essere umano. Una rassegna, dunque, tutta “a doppio senso”.